di Christiane Eluère
Nei musei, le
mostre temporanee sono unattività essenziale, un mezzo per studiare e approfondire un tema specifico che viene ad
arricchire le nostre conoscenze del territorio, provocare una curiosità sul pubblico.
Già dal 1997 sentivamo a Pigna il desiderio di fare una mostra destate sul tema dellacqua. Poi nel frattempo
avevamo scelto dei soggetti forse più facili come: "La pastorizia, La
Banda musicale lAlpina, La Fede e il quotidiano,
La Lavanda, un profumo dal passato.
Questultima dello scorso anno, marca una tappa nella vita del Museo di Pigna. Destinata a ricordarci unattività
montana e unindustria oggi sparite, la raccolta della lavanda e la sua distillazione ci ha fornito loccasione di concepire
una nuova presentazione di una sala dedicata alle attività tradizionali della montagna, oggi perse (includendo anche ovviamente
la pastorizia).
Lanno
2002 è stato decisivo per la ristrutturazione e lorganizzazione del Museo. Dallinizio dellanno il museo
si è dotato di un regolamento che ne stabilisce lo scopo e il modo di funzionamento, approvato dal Consiglio comunale e,
in conformità a questo regolamento, sono stati nominati un direttore scientifico e un Consiglio del museo di quattro membri.
Nellinverno 2002/2003, da conversazioni con H. de Lumley, Professore al Museum d'Histoire Naturelle de Paris, fondatore
del museo di Tenda, con A. Echassoux, archeologa dipartimentale delle Alpi Marittime e con i miei colleghi del Musée des
Merveilles, che avevano il progetto di presentare una mostra sul tema dell'acqua, è nata l'idea di unire i nostri
sforzi nello scopo di concepire un avvenimento transfrontaliero.
Il museo di Tenda, la cui vocazione principale è di preparare
il visitatore al circuito delle incisioni rupestri del santuario preistorico del monte Bego, organizza ogni anno una mostra provvisoria
legata al sito (alla sua epoca, l'età del Rame, l'età del Bronzo, ai motivi delle incisioni, come il Toro,
tema della mostra dell'anno 2002). È stata dunque decisa un'operazione originale: fare contemporaneamente una
mostra sul tema generico L'uomo e l'acqua nelle Alpi meridionali, una
parte organizzata a Pigna L'Acqua racconta più orientata sull'uso
dell'acqua, la sua importanza nella vita contadina tradizionale, l'aspetto dell'acqua termale e un'altra parte,
presentata a Tenda I Culti dell'acqua dai tempi preistorici, a partire dalle
incisioni nel Monte Bego, o di offerte in diversi santuari, evocatrici di un culto dell'acqua già dal Neolitico e
fino all'età del Bronzo e un proseguimento attraverso il tempo con le chiese e santuari dedicati, soprattutto in Liguria,
all'acqua santa e i culti legati all'acqua nell'epoca recente.
Simbolo di femminilità, di fertilità, l'acqua affascina ed è stata divinizzata nelle nostre regioni
d'Europa, 4000 anni fa, segno di una coscienza collettiva dell'elemento vitale.
Si dice : «l'acqua è di tutti». Perché è un elemento tanto importante? Nella mostra di Pigna
si possono trovare le risposte e capire perché l'acqua può essere anche oggetto di culto.
Ai piedi delle Alpi Meridionali, nell'alta Val Nervia,
numerose sorgenti sgorgano: l'acqua racconta il paesaggio, la montagna, la vita degli abitanti. L'acqua selvaggia, con
le alluvioni del fiume, crea disastri registrati nelle cronache storiche e le più recenti, del 1998 e del 2000, hanno lasciato
tracce visibili. Paradossalmente qualche processione ai santuari è ogni tanto destinata a implorare la pioggia per salvare
i raccolti! L'acqua sottomessa è la conquista più preziosa dei contadini: scorre nei canali d'irrigazione
- beai - scavati nella terra o nella roccia, accuratamente controllati e puliti, secoli dopo secoli.
Poi è stata scoperta l'energia idraulica: in una prima era industriale l'acqua fa girare i meccanismi. Nell'alta
vallata c'è una concentrazione eccezionale di frantoi e mulini in seguito si sono istallate segherie e centrale elettriche.
In paese, le fontane, i lavatoi sono spazi di vita sociale. Fonte di purificazione, di salute, di giovinezza, di bellezza, l'acqua
miracolosa da mito diventa realtà con le acque termali. La sorgente d'acqua sulfurea del lago Pigo, primo luogo sacro,
con una chiesa costruita sul posto, è sfruttata oggi da uno stabilimento termale per cure terapeutiche e di benessere.
L'acqua dolce è un patrimonio naturale, economico
e culturale che lega alla terra, alle generazioni precedenti e all'umanità intera. La ricchezza in acqua di questa
zona vicina al Mar Mediterraneo evidenzia un legame con l'ambiente alpino. Però ogni vallata, ogni paesino offre delle
singolarità interessanti.
Devo dire quanto io sia particolarmente felice di realizzare quest'operazione transfrontaliera che era all'inizio un
po' una sfida. A Tenda, il Musée des Merveilles è un museo dipartimentale che ha 12 anni d'esperienza,
una squadra numerosa e, di fronte a esso, il Museo comunale di Pigna, più giovane, più piccolo, doveva impegnarsi
molto.
Questa mostra è presentata nella bella chiesa San Bernardo, simbolo della nostra ricchezza in patrimonio del Quattrocento
e simbolo anche dei legami con le Alpi Marittimi e la Val Roia: Giovanni Canavesio l'ha affrescata nel 1482, dieci anni prima
della chiesa di Notre Dame des Fontaines a La Briga. Così questa chiesa ritrova anche un ruolo attivo nella vita sociale
di Pigna. Accoglie viandanti di un nuovo tipo, i visitatori della mostra. Si rafforza anche in questo modo la sua appartenenza
al circuito museale del paese.
Dal Balcon di Marta si gode un magnifico panorama sul monte Bego, Tenda e Pigna distano pochi chilometri. Dividiamo una storia,
un patrimonio, un dialetto e delle tradizioni comuni. Con i colleghi del Musée des Merveilles e tutti i membri del Comitato
Scientifico della mostra, abbiamo diviso lo stesso desiderio di portare avanti questo progetto, la collaborazione italo-francese
ha funzionato perfettamente.
Il tema scelto in quest'anno mondiale dell'acqua costituisce in essenza un perfetto mezzo di comunicazione.
Partecipanti
-
Comune di Pigna
-
Museo "La terra e la memoria", Pigna
-
Regione Liguria
-
Comunità Montana Intemelia
-
Terme di Pigna
-
Soprintendenza per il Patrimonio della Liguria
-
Centre de Recherche et de Restauration des Musées de France, Paris
-
Conseil Général des Alpes Maritimes
-
Muséum d'Histoire Naturelle
-
A.D.E.V.R.E.P.A.M.
-
Laboratoire départemental de Préhistoire du Lazaret, Nice
-
Musée départemental des Merveilles, Tende
-
Ville de Tende
Comitato scientifico
Cristofino Allavena, Luciano Livio Calzamiglia, Emmanuel Desclaux, Annie Echassoux, Christiane Eluère, Renata
Grifoni-Cremonesi, Nathalie Magnardi, Giampiero Lajolo, Henry de Lumley, Livio Mano, Pierre Machu, Jean-Pierre Mohen, Massimo
Ricci, Frédéric Serre, Luc Thevenon, Carlo Tozzi, Roberto Trutalli.
Direzione scientifica
del progetto transfrontaliero
- per il Musée des Merveilles, Tende :
Prof. Henry de Lumley, Muséum d'Histoire Naturelle, Paris
- per il Museo " La Terra e la Memoria", Pigna :
Christiane Eluère, Centre de Recherche et de Restauration des Musées Nationaux, Paris
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